PERCEZIONI

Siamo di fronte a quelli che l’autrice definisce paesaggi dell’anima.

Punto di arrivo di una ricerca interiore, spinta dall’esigenza di sublimare la propria sofferenza, spostando lo sguardo sul mondo, fino a considerarlo specchio capace di conservare gli elementi della realtà e di restituirli carichi dell’intensità delle emozioni provate.